Giustizia

La riforma della Giustizia: Più efficienza e maggiore premialità del merito e della professionalità, per affrontare le nuove sfide che il Paese dovrà affrontare.

 

Proposte di riforma della giustizia

  1. Riforma delle procedure interne al C.S.M. e agli altri organi di autogoverno della giustizia amministrativa, contabile e tributaria per la nomina dei magistrati nei vari incarichi direttivi negli uffici giudiziari, mediante selezione di dieci candidati e successiva nomina a sorteggio tra i dieci nominativi.

Adozione dello stesso sistema per la nomina dei magistrati negli incarichi semidirettivi, ma devoluta ai consigli giudiziari a base distrettuale. Non c’è sistema elettorale di scelta dei componenti togati degli organi di autogoverno che possa limitare il condizionamento delle correnti.

E' necessaria una disciplina organica per fissare limiti rigorosi per il passaggio dalla magistratura alla politica, e ad introdurre un divieto di ricollocamento nelle funzioni giudiziarie dei magistrati che abbiano assunto incarichi di governo.

  1. Separazione delle carriere tra Magistratura Inquirente e Giudicante.

  2. I concorsi in magistratura ordinaria, che dovranno tenersi con cadenza annuale e con predeterminazione e riduzione dei tempi di svolgimento dell’iter concorsuale mediante parametri prestabiliti, devono prevedere:

  • due prove scritte tradizionali (Diritto Civile e Diritto Penale) e successivo svolgimento delle prove orali;

  • test selettivi di natura psico – attitudinale, finalizzati alla verifica dell’idoneità dei candidati a ricoprire una delle funzioni di maggior rilievo nel panorama istituzionale;

  • un iter formativo specificamente calibrato sulla funzione magistratuale, della durata di non meno di un anno, al termine del quale, verificatane l’idoneità, l’aspirante Magistrato sarà inviato presso la sede ove svolgerà l’uditorato.

Solo al termine del succitato percorso, che dovrà prevedere step valutativi a cura di apposita Commissione composta da Alti rappresentati della Magistratura e del mondo Accademico, il Magistrato potrà assumere il proprio incarico ed esercitare le sue funzioni.

  1. Creazione di figure di Magistrati specializzati nel contrasto ai crimini perpetrati nel c.d. “cyberspazio”.

  2. Stabilizzare e assumere a tempo indeterminato con concorsi pubblici i giudici di pace, abolendo la retribuzione a cottimo e creando la categoria dei giudici di pace, separata dalla magistratura ordinaria, ma inserita sotto l’autogoverno dei consigli giudiziari e del C.S.M.

  3. Informatizzazione del processo civile, ammnistrativo, contabile e tributario a tutte le udienze (processo telematico a trattazione solo scritta) tranne pochissime eccezioni in cui è necessaria la presenza fisica delle parti o di terzi in udienza.
    Il ruolo della tecnologia blockchain nella tracciabilità del processo. Ciò per rendere
    più sicuri ed efficienti i processi attraverso un mezzo immutabile ed inalterabile che serve ad archiviare informazioni e dati di coloro che vi partecipano.

  4. Riforma della giustizia civile e incentivazione degli organismi e delle procedure di conciliazione, mediazione e negoziazione assistita per la deflazione dei processi civili e tributario

  5. Riforma del processo tributario con la creazione di una giurisdizione ad hoc che assicuri elevata professionalità e competenza.

  6. Informatizzazione di tutti i servizi e assunzione di personale di cancelleria qualificato o da formare, favorendo il telelavoro.

  7. Estensione del giudizio abbreviato (giudizio allo stato degli atti) come modalità ordinaria di svolgimento del processo penale, salvo richiesta delle parti di svolgimento del dibattimento o di alcune prove in forma dibattimentale. Fissazione dei termini di durata per le indagini preliminari e semplificazione dei giudizi

  8. Riduzione degli illeciti penali, con un abbondante depenalizzazione delle fattispecie minori

  9. Riduzione della detenzione carceraria in fase esecutiva e cautelare, con estensione delle misure alternative al carcere e del potere decisionale dei giudici di sorveglianza in modo da personalizzare la pena. Ciò assicurerebbe la funzione rieducativa, anche con un poderoso investimento in strutture di recupero su tutto il territorio nazionale, organizzate in comunità come aziende speciali a partecipazione pubblica vincolate a criteri di economicità e a cui vanno conferiti i beni confiscati alla criminalità.